Passioni

 

Fotografare è una delle mie tante passioni. Lo è stata soprattutto anni fa comunque, per altro devo dire mai la maggiore. I viaggi sono stati invece un grande momento di conoscenza nella mia esistenza, e lo saranno sempre. L'America latina (2 anni di permanenza in tre lunghi viaggi), l'Asia (soprattutto un anno in India) ed altre esperienze più brevi in Europa ed in Africa (aggiungo anche 2 anni negli Stati Uniti, ma si è trattato di qualcosa di diverso): questi i miei momenti di incontro con il grande amore della mia vita: il mondo e chi lo abita. Non meno del mondo e dei suoi abitanti però l'ho trovato nei libri. Sì, la letteratura e i libri in generale hanno sempre rappresentato per me ciò che di più grande e importante l'essere umano ha fatto. Con questo niente voglio togliere alle altre arti, ognuna di esse espressione autentica dell'animo umano. E neanche, naturalmente, voglio dimenticare le scienze (quando non sono "cieco materialismo") né l'"arte" di impegnarsi per rendere il nostro povero mondo migliore (ma questo nobile moto dell'anima è contenuto in tutte le espressioni dell'ingegno, quindi lo consideriamo come già trattato). Nelle arti dunque si intona in modo definitivo il significato della nostra vita, e nella parola questo, a mio avviso, avviene nel modo più completo.

Ma forse sono partigiano, dico questo perché non sono né un musicista, né un pittore né, in fondo, un  fotografo. Tornando invece ai libri, sarebbe lungo citare tutti coloro che amo tra i grandi della letteratura universale. Del resto, si sa, ognuno di noi ha i suoi favoriti. Pier Paolo Pasolini occupa nella mia visione della letteratura e della cultura a tutto tondo un posto speciale: è un punto di riferimento costante, un Maestro, un gigante la cui figura si staglia maestosa dominando il '900 Italiano. Ma vicino a lui mettiamo anche Elsa Morante, così unica nel trasmettere emozioni e atmosfere. La grande letteratura tedesca poi è per me un faro, una guida sicura verso i porti della conoscenza: il Principe dei Poeti, Goethe, con alcuni suoi degnissimi eredi quali Thomas Mann e un altro autore che sento "fratello", Herman Hesse. E che dire dei francesi ? L' "Educazione sentimentale" di Flaubert per esempio: a quanti di noi questo grande classico ha insegnato il rispetto, il valore dell'amore per una donna! E i Russi, da Puskin in poi una produzione letteraria da far invidia ad ogni popolo. Non ce ne vogliano però i nostri amici Inglesi, Spagnoli, Sud Americani  etc. Non cito Shakespeare, Cervantes, naturalmente Dante, e tutti gli altri (tra i quali magari anche Orwell, e Amado) solo per non farla troppo lunga: non siamo qui infatti per dar lezioni di letteratura, ma per conoscerci.

Franco

Viaggiatori

Home Page